domenica 20 settembre 2015

Educazione di base del cucciolo

Oggi vorrei parlare di uno degli argomenti, credo, indispensabili a tutti quelli che decidono di "adottare" un cucciolo di cane, ovvero come accoglierlo e come educarlo. Prima di tutto l'età ideale per l'adozione sono le 8-10 settimane di vita, periodo in cui ha imparato dalla madre e dai fratellini tutto l'essenziale, ma ha ancora bisogno di avere una figura di appagamento, che dovrà trovare in voi, creando così un buon rapporto di fiducia; per ottenere questo però è anche importante imparare a non emettere segnali discordanti per il cucciolo (vedremo più avanti in modo approfondito questo argomento) come ad esempio chiamarlo con tono d'irritazione. Il periodo indispensabile alla sua buona educazione includerà i primi sei mesi di vita del cucciolo. Ma andiamo per punti:
  1. Prima del suo arrivo bisognerà adattare l'appartamento ai suoi bisogni, predisponendo cucce, cibo e acqua in luoghi consoni; se dovranno esserci dei posti "out" per il cane adulto, dove non vorrete che andrà, dovranno essere tali anche per il cucciolo, fin da subito.
  2. La prima notte sarà la più difficile, poiché è un momento di forte stress emotivo; per questo non va lasciato solo (aumenterebbe solo la sua ansia). Sarebbe molto utile un diffusore di feromoni specifico oppure mettergli accanto una copertina con l'odore della madre con qualche suo giocattolo; è poi consigliato permettergli di dormire in camera con voi le prime notti, finché non sarà abituato al nuovo ambiente e alla separazione dalla sua "famiglia biologica".
  3. Importante è educarlo sul cibo e sulle regole da rispettare: siete voi a gestire le risorse. Fino ai 4 mesi di norma vanno bene 4 pasti al giorno, fino ai 10 mesi 3 pasti al giorno e poi 2 pasti al giorno; per abituarlo a mangiare negli orari prestabiliti si usa un trucchetto: la ciotola sarà a sua disposizione per 20 minuti e potrà mangiare tutto insieme o razionarsi la dose per quel periodo di tempo e dovrà essere lasciato tranquillo di gustarsi la pappa, poi la ciotola verrà tolta e non verrà restituita fino al pasto successivo, che lui abbia finito o meno... molto presto imparerà a mangiare tutto. Non deve ricevere nulla dalla tavola e deve mangiare dopo il proprietario.
  4. Argomento scottante: le evacuazioni! Purtroppo per un cucciolo è normalissimo fare la pipì in casa, perché fino a 4 mesi non riescono a trattenersi a lungo e devono essere portati fuori di frequente. Il periodo migliore per insegnargli a gestire gli stimoli  si aggira intorno alle 8 settimane e mezzo. Bisognerà creare degli orari (appena si sveglia, 10-15 minuti dopo i pasti, alla fine dei giochi o dei riposi). Utile è sapere che il loro comportamento " eliminatorio" è fatto da una serie di azioni e quindi interrompere queste azioni all'inizio ai primi segnali e portarlo fuori lo aiuterà a capire (poi vedremo meglio anche questo). Non va assolutamente punito se lo cogliete sul fatto! Questo gli farà salire uno stato ansioso che peggiorerà la situazione: al contrario bisogna portarlo in un'altra stanza mentre si pulisce tutto (evitando la candeggina).
  5. La passeggiata è un momento importante: andrà fatta più volte al giorno (fate attenzione se i vaccini non sono conclusi). Uscire spesso lo aiuta a non considerare pericolosi tutti quegli "eventi" che accadono fuori casa, come le auto che passano, le biciclette, altre persone o altri cani e di conseguenza sarà più tranquillo e sereno, soprattutto gestibile.
  6. Fondamentale è il luogo di riposo: creare uno spazio solo per lui con la cuccia, il cibo e l'acqua e qualche gioco, non svegliarlo mentre dorme (quindi evitare luoghi di passaggio). Un consiglio è quello di abituarlo fin da piccolo all'uso del kennel, che ad occhi umani può sembrare una mostruosità, ma basta sapere che in natura i lupi dormono in tane "scavate sottoterra" o sotto rocce molto riparate per capire che, ai loro occhi, può essere un meraviglioso riparo caldo ed accogliente e soprattutto che lo tiene al sicuro dagli scocciatori!
  7. Il gioco è un'attività necessaria: in primis è la madre ad insegnargli come ci si controlla e, siccome molti giochi possono sfociare in manifestazioni di superiorità, è bene gestirli con consapevolezza, soprattutto il "tira e molla". Importante è farlo giocare con altri cani per una buona socializzazione ed essendo che il cane non è in grado di generalizzare è bene farlo giocare con anziani, bambini, uomini e donne di età e razza diversi (nessun razzismo, pura e semplice genetica).
  8. Abituarli a rimanere soli in casa può essere un problema. Prima di tutto non dovrebbero mai starci per più di 4 ore, ma è bene partire in modo graduale, cominciando con 5 minuti, poi 10 ecc ecc... un trucco è quello di ignorarlo per i 15 minuti che precedono la nostra uscita, dandogli qualcosa con cui passare il tempo e quando si ritorna non guardarlo per circa 10 minuti, coccolandolo abbondantemente una volta calmo e, soprattutto, non punirlo per i disastri combinati.
  9. La toelettatura; è importante che per lui sia un'esperienza positiva e piacevole. Va quindi abituato in modo gentile, usando spazzole con le setole morbide, evitare di sorprenderlo quando dorme, premiarlo sempre dopo che si è lasciato spazzolare e lavare. Sarebbe una buona cosa anche abituarlo all'igiene orale (senza forzare l'apertura della bocca) ed al taglio delle unghie (premiandolo dopo ogni unghia). Un consiglio è di lavarlo sempre nello stesso luogo , per abituarlo, fargli scorrere l'acqua sulle zampe e poi salire piano piano sul dorso, non chiudere il tappo della vasca e coccolarlo molto.

Immagini prese da internet

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