Iniziamo quindi dal cane: si possono dividere in tre categorie
- Anagrafe (legge 14 agosto 1991, n° 281) -> è obbligatoria l'iscrizione entro 60 giorni dalla nascita del cane, presso veterinari pubblici o liberi professionisti abilitati.
- Tatuaggio: codice identificativo tatuato all'interno della coscia destra, purtroppo comporta alcuni disagi e limitazioni, come lo scolorimento o i peli.
- Microchip: è una minuscola capsula iniettata sottocute dietro l'orecchio sinistro; contiene un chip con un codice a 15 cifre (codice identificativo) leggibile solamente attraverso onde radio emesse da appositi lettori scanner.
- Pedigree -> è il certificato di iscrizione al libro genealogico del cane di razza (che comprende il registro origini italiano); viene rilasciato dall'ENCI - ente nazionale cinofilia italiana - affiliato alla FCI - federazione cinologica internazionale. Sul documento devono risultare: numero di iscrizione del cane, dati anagrafici del cane, nome dell'allevatore, nominativi di eventuali nuovi proprietari. Deve essere attestata la discendenza da almeno quattro generazioni di cani di razza pura.
- Libretto sanitario e passaporto -> nel primo vengono registrati vaccinazioni e controlli veterinari. Per portare all'estero un cane dal 2004 serve il passaporto (reg. CE n° 998/2003), che deve essere rilasciato dall'ASL e deve essere rinnovato annualmente. Comprende l'identificazione, descrizione dell'animale e generalità del proprietario, vaccinazione contro la rabbia, titolazione degli anticorpi contro la rabbia (solo per alcuni Paesi come il Regno Unito, la Svezia, l'Irlanda, Malta), trattamenti antiparassitari contro zecche ed echinococco, visita clinica e legalizzazione.
Passiamo ora ai documenti del gatto:
- Carta di identità -> in questo caso l'immatricolazione è a discrezione del proprietario, ma resta necessaria per ottenere un passaporto. Si realizza tramite tatuaggio (sul lato interno dell'orecchio destro, in anestesia generale, con codice a numero progressivo) o tramite microchip (come per il cane si tratta di una capsula inoculata sottocute nel lato sinistro del collo, con un codice identificativo a 15 cifre; non comporta anestesia). Verranno poi inseriti nella banca dati dell'anagrafe nazionale felina.
- Libretto sanitario -> riporta le vaccinazioni ricevute dall'animale; il proprietario può scrivere date e annotazioni su sverminazioni, calori o eventuali malattie.
- Passaporto europeo -> attesta che il gatto ha un numero di identificazione, è esente da malattie infettive ed è in buono stato di salute; certifica le vaccinazioni (antirabbica obbligatoria, come per il cane).
- Pedigree -> è emesso dall'associazione nazionale felina italiana, attesta la provenienza, e ne qualifica l'origine, come "gatto di razza" con linea di discendenza di quattro o cinque generazioni.
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