venerdì 7 agosto 2015

Territorializzazione del gatto

Per cominciare a capire il comportamento del vostro gatto vorrei introdurre un argomento di assoluta rilevanza per loro, ossia il territorio. Come ormai tutti sanno non è quasi vero che il gatto non si affeziona al padrone ma solo al suo territorio, quindi la casa, ma è in grado di provare affetto anche nei confronti di chi si prende cura di lui; questo però non impedisce al suo istinto di essere particolarmente attaccato ai suoi spazi. Trovano infatti più appagante e stimolante questo attaccamento rispetto a quello per gli altri esseri viventi. Infatti, la spinta all'autonomia del cucciolo parte proprio dalla territorializzazione. Sono animali solitari, non sociali come il cane, o l'uomo, e per questo non vivono in gruppo (gli unici gruppi sono composti da femmine imparentate e dai loro cuccioli); i maschi randagi sono totalmente indipendenti, si avvicinano solamente nei periodi di calore ma non hanno nessun ruolo nell'educazione del cucciolo.
Ma come fanno a segnare il proprio territorio? Attraverso le cosiddette marcature, che rilasciano sostanze olfattive chiamate feromoni, che danno espliciti segnali al gatto che annusa. Esistono due tipi di marcature: appagante e d'allarme.


  • Appagante è, per esempio, quella facciale (quando sfrega la testa sulle superfici depositando i feromoni attraverso le ghiandole facciali, appunto, creando uno stato di appagamento). Ad esempio in caso di trasloco il povero gatto, non ritrovando più i suoi odori, fatica a superare il senso di smarrimento e questo può portare a stati ansiosi; un consiglio potrebbe quindi essere quello di portare suoi oggetti, che abbiamo il suo odore, nella nuova casa prima di lui, in modo che possa ritrovare un punto di riferimento al suo arrivo e non sentirsi completamente spaesato; oppure esistono in commercio feromoni artificiali, che ricreano il senso di appagamento, ma di questo parlerò in un altro post. Un'altra marcatura appagante è quella che viene effettuata su altri individui, come il proprietario o membri della famiglia, con cui vive al fine di evitare conflitti e tensioni e considerarli compagni di vita pienamente accettati, allo stesso modo sfregandosi a partire dal muso su di loro.




  • D'allarme si dividono in graffiature e marcature urinarie. Le graffiature sono sia olfattive, quindi vengono rilasciati feromoni dalle ghiandole nei cuscinetti plantari, che visive, poiché si tratta di veri e propri graffi; il loro scopo è quello di avvertire il consimile della sua presenza e dare un segnale come a dire "territorio occupato, cercatene un altro!". La marcatura urinaria consiste in quello sgradevolissimo getto d'urina proiettato orizzontalmente su una superficie verticale che quasi tutti i padroni di gatti non sterilizzati hanno dovuto sopportare prima o poi; in quel getto sono presenti moltissimi feromoni, che rilasciano uno sgradevole odore al nostro olfatto, e possono denotare un forte stress nel gatto che non riconosce più il proprio territorio oppure possono avere tutt'altro scopo: quando un maschio, non sterilizzato appunto, sente una gatta in calore si strofina su di una superficie e vi urina sopra, lasciando una doppia marcatura e con essa un messaggio per la gatta.





E questo è più o meno quello che c'è da sapere sui modi di marcatura del gatto e sul loro modo di riconoscere un territorio! Spero quindi di essere stata utile, come sempre!

Immagini prese da internet

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