giovedì 19 novembre 2015

Bombay

ORIGINI: Nasce intorno al 1960 negli USA da incroci tra Burmesi dal mantello nero e Americani a pelo corto; molto diffuso negli USA, poco in Europa, molto raro in Italia.
MORFOLOGIA: europeo, mediolineo.
TAGLIA/PESO: taglia media, peso tra 2,5 e 5 kg.
STANDARD: Testa arrotondata con lieve stop. Piccole orecchie con punta smussata, ben distanziate. occhi grandi, rotondi e distanziati; colori che variano dal rame al giallo oro. Corporatura armoniosa con ossatura forte e muscolatura robusta. Zampe di lunghezza media, piedi medio-piccoli. La coda è proporzionata ed affusolata sulla punta. Il pelo è corto, lucido e ben aderente al corpo, sottopelo assente. Il mantello è nero intenso, con cuscinetti e naso neri.
TEMPERAMENTO: Adatto alla vita in appartamento, amichevole con tutti e giocherellone, equilibrato e affettuoso. Teme la solitudine.



Berger de la Beauce

ORIGINI: Razza di cani da pastore che discende dai canis familiaris palustris o cani delle torbarie, anticamente guardiani di greggi nelle pianure del bacino parigino. Selezionato alla fine del XIX secolo dalla varietà a pelo corto.
MORFOLOGIA: lupiode, pastore continentale
TAGLIA/PESO: altezza al garrese da 65 a 70 cm peri maschi e da 61 a 68 cm per le femmine; peso tra 30 e 40 kg.
STANDARD: la testa è abbastanza forte e le orecchie cadenti (se integre). Corpo possente; pelo corto e grosso, raso sulla testa e un po' mosso sulle cosce. Il mantello è nero carbonato, fulvo, nero focato e grigio; a volte arlecchino.
TEMPERAMENTO: equilibrato, riflessivo e coraggioso.
UTILIZZO: cane da pastore, cane da guardia, cane da polizia (fiuto e difesa), cane da compagnia.


lunedì 16 novembre 2015

Prepara il tuo cane all'arrivo di un nuovo bimbo (Maxi Zoo)

Condivido con voi questa bellissima e utilissima immagine ideata da Maxi Zoo, per aiutare a capire meglio come far incontrare per le prime volte il vostro amato amico peloso ed un nuovo arrivato umano in famiglia!


venerdì 23 ottobre 2015

Alimenti NO per il cane


  1. Cioccolato (Il cioccolato fondente è il più rischioso, poiché presenta una percentuale elevata di teobromina. Questa sostanza, nei cani, può provocare sete eccessiva, battito cardiaco irregolare, tremori e addirittura la morte nei casi più gravi.)
  2. Gelato (Il gelato però è troppo ricco di zuccheri e può contribuire al sovrappeso del vostro amico a quattro zampe.)
  3. Aglio e cipolla (L'aglio e le cipolle, infatti, sarebbero in grado di danneggiare i globuli rossi dei cani. Il consumo regolare di aglio e cipolle, infatti, potrebbe essere la causa di una anemia emolitica.)
  4. Zucchero, dolciumi o Xilitolo ( I possibili rischi riguardano la comparsa di problemi a livello dei denti, il sopraggiungere del diabete e un eccessivo aumento di peso. I dolci venduti come senza zucchero, che contengono però xilitolo, potrebbero causare danni al fegato con conseguenze anche gravi.)
  5. Noci (Le noci macadamia contengono una tossina che può provocare dei sintomi come tremori, debolezza, innalzamento della temperatura corporea e conseguenze pesanti, come la paralisi. Le comuni noci possono contenere un fungo velenoso per i cani, che può condurre alla morte nei casi più gravi.)
  6. Sale e snack salati (Secondo lo Studio Santoro, un quantitativo eccessivo di sale può scatenare attacchi epilettici in grado di causare il coma e la morte. Ancora di più se è presente una malattia cardiocircolatoria)
  7. Uva e uvetta (Nei cani uva e uvetta causerebbero infatti letargia, depressione, problemi renali, vomito e iperattività.)
  8. Avocado (L'avocado contiene infatti una tossina fungicida, conosciuta come persin, in grado di causare problemi digestivi negli animali domestici.)
  9. Uova (La questione sembra controversa. Le uova infatti contengono biotina, una vitamina del gruppo B responsabile della crescita del pelo. Le uova crude però, con particolare riferimento all'albume, conterrebbero una proteina in grado di compromettere gli effetti della biotina. Inoltre, anche per i cani, alle uova è associato il rischio di salmonella.)
  10. Ossicini ( Le ossa più piccole, infatti, potrebbero causare problemi digestivi e respiratori. I cani rischiano di strozzarsi oppure di subire lesioni all'apparato digerente.)
  11. Funghi selvatici (Possono contenere tossine che provocano shock anafilattici.)
  12. Luppolo (può causare carenze respiratorie, tachicardia, febbre e convulsioni fino alla morte.)

venerdì 9 ottobre 2015

Bobtail Giapponese

ORIGINI: Di remote origini; importata nell'XI secolo in Giappone, ma sconosciuta nel resto del mondo, deve la sua diffusione ad alcuni appassionati che daò 1968 hanno cominciato ad allevarla negli USA, dov'è diffusa (poco in Europa).
MORFOLOGIA: europeo, mediolineo con tendenza longilinea.
TAGLIA/PESO: taglia media; peso tra 2,5 e 4 kg
STANDARD: la testa è a forma di triangolo equilatero; naso lungo con stop appena accennato; grandi orecchie, dritte e ben distanti, rivolte in avanti. Gli occhi sono grandi e ovali. La corporatura è piuttosto allungata e agile, con muscolatura sviluppata; zampe lunghe e sottili, piedi ovali; la coda è corta è corta dalla nascita (8-10 cm), dritta, curva o annodata e ricoperta di pelo; pelo corto; sono ammesse tutte le tonalità di mantello tranne chocolate, lilac e colourpoint.
TEMPERAMENTO: particolarmente vivace, intelligente e socievole.

Bearded Collie

ORIGINI: razza antica, oggi molto diffusa, pare discendere da cani di origine europea centro-orientale, somigliando ai Puli, al Komondor e al Cane da Pastore Polacco di pianura. Sbarca in Scozia nel XVI secolo e viene incrociato con il Cane da Pastore scozzese fino alla selezione definitiva del XX secolo.
MORFOLOGIA: lupiode, pastore britannico.
TAGLIA/PESO: altezza al garrese da 53 a 56 cm per i maschi e da 51 a 53 cm per le femmine; peso tra 20 e 30 kg.
STANDARD: la testa è lunga e le orecchie sono cadenti. Il corpo è molto più lungo che alto. Il pelo è lungo, morbido e fitto; piatto e ispido o lievemente ondulato. Il mantello è grigio ardesia, fulvo-rosso e marrone-sabbia di ogni tonalità, con o senza macchie bianche.
TEMPERAMENTO: allegro, giocherellone, molto curioso e affezionato alla famiglia.
UTILIZZO: cane da gregge o da compagnia.




sabato 3 ottobre 2015

La cura delle zampe in inverno (articolo Maxi Zoo Magazine)

Oggi vorrei parlarvi di un argomento importante che riguarda la salute delle zampe nella stagione invernale: ho preso spunto da un articolo letto su Maxi Zoo magazine, la rivista della catena di negozi per animali Maxi Zoo, molto ben fatta tra l'altro e ho quindi deciso di parlarvene e spiegarvi un po' più approfonditamente.

Come dice l'articolo, è bene sapere che le zampe dei cani sono già naturalmente predisposte a sopportare climi insidiosi, che siano caldi o freddi (anche se è comunque pericoloso l'asfalto bollente quando le temperature estive si alzano a dismisura), pertanto se affondano le zampe nella neve, queste non si congelano; tuttavia i cuscinetti plantari sono molto sensibili e sentono ogni diversità nel terreno grazie alla presenza di moltissimi ricettori nervosi. Per questo il più grande fattore di disturbo per loro è presentato da cristalli di ghiaccio, sale antighiaccio o altri elementi che possono impigliarsi nel pelo e a lungo andare, oltre all'estremo fastidio, causare lacerazioni, abrasioni o piccole ferite nella pelle, che possono poi infettarsi e diventare davvero pericolose.

Quindi per scongiurare questo pericolo è necessario prendere precauzioni già prima della passeggiata: una cosa utile è tagliare i peli tra le dita (almeno nelle razze a pelo lungo) lasciandolo molto corto per evitare che vi si incastrino pezzi di ghiaccio o sale, mentre va lasciato lungo sotto alla zampa per mantenere l'affetto di termoregolazione; naturalmente se il cane fa storie ci si può rivolgere ad un toelettatore. Prima di uscire si può applicare sulle zampe uno spray (io personalmente consiglio questo) che le protegga e che impedisca il formarsi o il peggiorare delle lacerazioni (questo si può fare benissimo anche in estate o quando si devono affrontare strade particolari). Dopo la passeggiata può aiutare un bagnetto tiepido alle zampe, non troppo caldo per evitare geloni o eccessivi sbalzi, e se il cane non gradisce si può usare un trucchetto: piazzate una bacinella davanti alla porta, in modo che debba per forza passarci dentro per entrare; è importante anche perché i cani hanno l'abitudine di leccarsi le zampe, soprattutto se sentono fastidio, quindi se ingeriscono sostanze come il sale antigelo possono avere ingestioni o addirittura si possono danneggiare gli organi. Ovviamente, non serve neanche dirlo, se il cane persiste a leccarsi o se zoppica forse vi sono già delle lacerazioni o infiammazioni ed è quindi opportuno portarlo dal veterinario. A scopo preventivo si possono usare le cosiddette "scarpe per cani": originariamente inventate per aiutare i cani da slitta durante le lunghe traversate dell'Artico, ormai sono diffuse anche con climi più leggeri come il nostro.
In realtà io consiglio sì e no queste scarpe: prima di tutto le consiglio solo ed esclusivamente per protezione e non di certo per estetica, visto che ormai esistono anche modelli "d'alta moda", perché il cane ha bisogno di sentire il terreno e come abbiamo visto ha una resistenza molto maggiore della nostra a livello di sopportazione delle temperature; solo se sappiamo che dovrà stare molto tempo all'aperto nella neve, sull'asfalto bollente o in strade in cui può esserci molto sale antighiaccio allora possono essere una valida opzione. Anche perché bastano pochi minuti di cura ogni tanto per garantirgli protezione per tutto l'anno!
Immagini prese da internet

martedì 22 settembre 2015

Ricetta per gatti a base di riso e carne

Ingredienti:
  • 70 g carne magra
  • 50 g di riso
  • 15 g di carote
  • 1,5 g di olio di oliva
Preparazione: 
Cuocere tutti gli ingredienti in acqua leggermente salata , una volta cotti, aspettare che si raffreddi. 
(Ricetta per più porzioni)

domenica 20 settembre 2015

Educazione di base del cucciolo

Oggi vorrei parlare di uno degli argomenti, credo, indispensabili a tutti quelli che decidono di "adottare" un cucciolo di cane, ovvero come accoglierlo e come educarlo. Prima di tutto l'età ideale per l'adozione sono le 8-10 settimane di vita, periodo in cui ha imparato dalla madre e dai fratellini tutto l'essenziale, ma ha ancora bisogno di avere una figura di appagamento, che dovrà trovare in voi, creando così un buon rapporto di fiducia; per ottenere questo però è anche importante imparare a non emettere segnali discordanti per il cucciolo (vedremo più avanti in modo approfondito questo argomento) come ad esempio chiamarlo con tono d'irritazione. Il periodo indispensabile alla sua buona educazione includerà i primi sei mesi di vita del cucciolo. Ma andiamo per punti:
  1. Prima del suo arrivo bisognerà adattare l'appartamento ai suoi bisogni, predisponendo cucce, cibo e acqua in luoghi consoni; se dovranno esserci dei posti "out" per il cane adulto, dove non vorrete che andrà, dovranno essere tali anche per il cucciolo, fin da subito.
  2. La prima notte sarà la più difficile, poiché è un momento di forte stress emotivo; per questo non va lasciato solo (aumenterebbe solo la sua ansia). Sarebbe molto utile un diffusore di feromoni specifico oppure mettergli accanto una copertina con l'odore della madre con qualche suo giocattolo; è poi consigliato permettergli di dormire in camera con voi le prime notti, finché non sarà abituato al nuovo ambiente e alla separazione dalla sua "famiglia biologica".
  3. Importante è educarlo sul cibo e sulle regole da rispettare: siete voi a gestire le risorse. Fino ai 4 mesi di norma vanno bene 4 pasti al giorno, fino ai 10 mesi 3 pasti al giorno e poi 2 pasti al giorno; per abituarlo a mangiare negli orari prestabiliti si usa un trucchetto: la ciotola sarà a sua disposizione per 20 minuti e potrà mangiare tutto insieme o razionarsi la dose per quel periodo di tempo e dovrà essere lasciato tranquillo di gustarsi la pappa, poi la ciotola verrà tolta e non verrà restituita fino al pasto successivo, che lui abbia finito o meno... molto presto imparerà a mangiare tutto. Non deve ricevere nulla dalla tavola e deve mangiare dopo il proprietario.
  4. Argomento scottante: le evacuazioni! Purtroppo per un cucciolo è normalissimo fare la pipì in casa, perché fino a 4 mesi non riescono a trattenersi a lungo e devono essere portati fuori di frequente. Il periodo migliore per insegnargli a gestire gli stimoli  si aggira intorno alle 8 settimane e mezzo. Bisognerà creare degli orari (appena si sveglia, 10-15 minuti dopo i pasti, alla fine dei giochi o dei riposi). Utile è sapere che il loro comportamento " eliminatorio" è fatto da una serie di azioni e quindi interrompere queste azioni all'inizio ai primi segnali e portarlo fuori lo aiuterà a capire (poi vedremo meglio anche questo). Non va assolutamente punito se lo cogliete sul fatto! Questo gli farà salire uno stato ansioso che peggiorerà la situazione: al contrario bisogna portarlo in un'altra stanza mentre si pulisce tutto (evitando la candeggina).
  5. La passeggiata è un momento importante: andrà fatta più volte al giorno (fate attenzione se i vaccini non sono conclusi). Uscire spesso lo aiuta a non considerare pericolosi tutti quegli "eventi" che accadono fuori casa, come le auto che passano, le biciclette, altre persone o altri cani e di conseguenza sarà più tranquillo e sereno, soprattutto gestibile.
  6. Fondamentale è il luogo di riposo: creare uno spazio solo per lui con la cuccia, il cibo e l'acqua e qualche gioco, non svegliarlo mentre dorme (quindi evitare luoghi di passaggio). Un consiglio è quello di abituarlo fin da piccolo all'uso del kennel, che ad occhi umani può sembrare una mostruosità, ma basta sapere che in natura i lupi dormono in tane "scavate sottoterra" o sotto rocce molto riparate per capire che, ai loro occhi, può essere un meraviglioso riparo caldo ed accogliente e soprattutto che lo tiene al sicuro dagli scocciatori!
  7. Il gioco è un'attività necessaria: in primis è la madre ad insegnargli come ci si controlla e, siccome molti giochi possono sfociare in manifestazioni di superiorità, è bene gestirli con consapevolezza, soprattutto il "tira e molla". Importante è farlo giocare con altri cani per una buona socializzazione ed essendo che il cane non è in grado di generalizzare è bene farlo giocare con anziani, bambini, uomini e donne di età e razza diversi (nessun razzismo, pura e semplice genetica).
  8. Abituarli a rimanere soli in casa può essere un problema. Prima di tutto non dovrebbero mai starci per più di 4 ore, ma è bene partire in modo graduale, cominciando con 5 minuti, poi 10 ecc ecc... un trucco è quello di ignorarlo per i 15 minuti che precedono la nostra uscita, dandogli qualcosa con cui passare il tempo e quando si ritorna non guardarlo per circa 10 minuti, coccolandolo abbondantemente una volta calmo e, soprattutto, non punirlo per i disastri combinati.
  9. La toelettatura; è importante che per lui sia un'esperienza positiva e piacevole. Va quindi abituato in modo gentile, usando spazzole con le setole morbide, evitare di sorprenderlo quando dorme, premiarlo sempre dopo che si è lasciato spazzolare e lavare. Sarebbe una buona cosa anche abituarlo all'igiene orale (senza forzare l'apertura della bocca) ed al taglio delle unghie (premiandolo dopo ogni unghia). Un consiglio è di lavarlo sempre nello stesso luogo , per abituarlo, fargli scorrere l'acqua sulle zampe e poi salire piano piano sul dorso, non chiudere il tappo della vasca e coccolarlo molto.

Immagini prese da internet

sabato 19 settembre 2015

Ricetta per cani a base di riso e verdure

Ingredienti

150g di Riso
Carote grattugiate a piacere
30g Prezzemolo
70g Piselli
1 patata dolce

Preparazione

Unire il riso, le verdure e il prezzemolo in una pentola. Mentre il riso cuoce, far bollire la patata dolce in acqua. Quando è pronta, toglierla dall'acqua, sbucciarla e schiacciarla a mo di purè. Unire il purè al composto della pentola e mescolare bene tutti gli ingredienti.
P.S. Se si vuole aggiungere un po’ di carne al pasto consiglio di usare carne macinata di manzo molto magro o tacchino. Aggiungere semplicemente mezzo chilo di carne macinata al composto base.

Alimenti NO per il gatto

Cosa evitare assolutamente per non guastare la salute del nostro amato felino:



  • Avocado
  • Alcolici (vino e birra, superalcolici)
  • Aglio (non è nocivo solo in piccole dosi)
  • Albume d’uovo crudo
  • Caffè (sia liquido che in grani)
  • Cibi fritti
  • Cibi speziati, pepati, piccanti
  • Cavoli
  • Carne di maiale, pollo e tacchino cruda: l’unica carne che il gatto può mangiare cruda è il manzo o vitello.
  • Cioccolata (di tutti i tipi e in tutte le forme). Contiene la teobromina, letale per cani e gatti (la cioccolata fondente è più pericolosa perchè bastano pochi grammi per avvelenare un gatto o un cane. I sintomi possono variare da malessere generale, inappetenza, diarrea, fino al coma)
  • Cibi grassi (ex. salumi)
  • Caramelle
  • Cibo freddo di frigorifero (si raccomanda sempre di scaldare il cibo o tirarlo fuori molto tempo prima della somministrazione)
  • Cibo per cani (ha componenti sbagliati per l’alimentazione di un gatto)
  • Cibi avariati o scaduti
  • Dolci
  • Funghi non identificati o non commestibili per l’uomo
  • Foglie e germogli di patata, ma anche la stessa patata è meglio evitarla
  • Formaggi stagionati (meglio optare per formaggi freschi o parmigiano poco stagionato)
  • Foglie di rabarbaro
  • Foglie e germogli di pomodoro
  • Frattaglie di maiale (fegato, polmoni e rene) possono contenere lo herpesvirus della Pseudorabbia
  • Lievito per il pane (in dosi eccessive)
  • Latte bovino (non viene digerito bene poichè i gatti non riescono ad assimilare e scomporre gli zuccheri)
  • Mandorle
  • Noci di Macadamia
  • Olive intere (il gatto può ingerire il nocciolo). Optare per olive snocciolate.
  • Prodotti dolcificati con xilitolo (caramelle senza zucchero, ecc)
  • Pesce crudo
  • Patata cruda
  • Sale
  • Senape (soprattutto i semi)
  • Scarti del pesce (tipo lische)
  • Scarti del pollame (tipo ossa o cartilagine)
  • Uva e uva passa

venerdì 18 settembre 2015

L'alimentazione casalinga

Parliamoci chiaro: creare un'alimentazione che sia fatta in casa e che sia davvero completa (che abbia cioè la giusta quantità di acidi grassi essenziali, minerali e vitamine) non è per niente facile e, soprattutto, non è per nulla economico; senza contare che richiede anche il suo tempo. Per questo sarebbe importante farla valutare e correggere dal veterinario. Riassumendo un po'  possiamo dire che carne e pesce forniscono proteine, pasta e riso forniscono i glucidi, l'olio assicura i lipidi e le verdure le vitamine e le fibre; il gatto però non necessita indispensabilmente di glucidi e poco gradisce le verdure. Anche in questo caso ci sarebbe una formula matematica che ci aiuterebbe a capire meglio le razioni giornaliere di cui i nostri animali hanno bisogno ( eh sì, per questo si fa fare tutto al veterinario no?): usando il precedente calcolo del fabbisogno energetico (clicca qui per visualizzare) si procede dividendo per 200 (per il gatto) o per 1000 (per il cane)
esempio un gatto di 4kg: 280 (risultato del fabbisogno energetico)/200= 1,4
ottenendo questo possiamo effettivamente calcolare le dosi giornaliere che il nostro amico peloso necessita, moltiplicando le quantità indicate, nella tabella d'esempio di due tipologie di alimentazione per il gatto, per il risultato ottenuto... (un po' come tornare a scuola, ma giuro che è più facile e veloce di quel che sembra!) 
Ingredienti
Esempio 1
Esempio 2
Carne magra₁
75g
0g
Pesce magro₂
0g
100g
Olio vegetale o di soia₃
8g
12g
Verdure cotte₄
50g
50g
Riso bianco cotto
15g (5g crudo)
0g
Integrazione di minerali e vitamine₅
3g
3g
1: carni bianche senza pelle, carne di maiale senza grasso, carne di cavallo, macinata con 5% di materie grasse
2: il tonno (al naturale) e il salmone possono essere considerate carni magre
3: un cucchiaino di olio corrisponde a 4g
4: fagiolini, carote... se sono verdure fresche o congelate aggiungere un pizzico di sale nell'acqua di cottura
5: sotto prescrizione veterinaria

Per il cane, come sempre, la cosa diventa un pochino più complessa, perché bisogna tenere conto delle differenza di peso e taglia, ma ponendo un esempio potrebbe essere, sempre secondo i criteri di prima:
un barboncino di 7kg: 570/1000= 0,57
ed il risultato andrà applicato poi agli esempi della tabella:
Ingredienti
Taglia piccola (meno di 10 kg)
Taglia media (10-25 kg)
Taglia grande (oltre 25 kg)
Carne magra
200g
0g
250g
0g
275g
0g
Pesce magro
0g
240g
0g
260g
0g
300g
Olio vegetale o di soia
24g
32g
24g
32g
20g
24g
Verdure cotte
350g
350g
400g
350g
400g
450g
Riso bianco cotto 
360g (120)
360g (120)
290g (95)
330g (110)
290g (95)
330 (110)
Minerali e vitamine
12g
12g
12g
   12g
12g
 12g
1: Tra parentesi il peso del riso crudo
Tenendo sempre conto che OGNI integratore deve essere approvato dal veterinario e che, comunque, anche l'intera dieta deve essere approvata da lui.

Cosa importantissima sono i luoghi comuni e i miti da sfatare, nonché gli errori da evitare se si decide di seguire questo tipo di alimentazione: uno dei più comuni è quello di alimentare il gatto solo con la carne, il cui odore lo porta quasi sempre a sdegnare gli altri elementi nella ciotola, il che porta spesso ad una carenza  di calcio e seguente demineralizzazione progressiva delle ossa; stessa cosa per il consumo regolare di fegato, che rischia di portare ad una intossicazione di vitamina A e va quindi dato come golosità non più di una volta a settimana; il consumo di latte andrebbe evitato negli animali ormai adulti, in quanto dopo lo svezzamento viene meno la produzione di lattasi, l'enzima che digerisce il lattosio, che quindi fermenta nell'intestino e provoca dissenteria e meteorismo, stessa cosa per i formaggi o i latticini in genere; lo yogurt, invece, essendo fermentato, attenua il rischio di intolleranze alimentari.
E, molto importante, il cioccolato è ESTREMAMENTE NOCIVO E VELENOSO per cani e gatti, un eccesso può addirittura essere letale!!!!
Immagini prese da internet

martedì 15 settembre 2015

Blu di Russia

ORIGINI: portato in Inghilterra alla fine del XIX secolo da mercanti di Arkangelsk, città russa sul Mar Bianco; dopo il 1945 la razza è stata incrociata con i Siamesi Blu poin introducendo alcune caratteristiche orientali. Dal 1960 gli allevatori tentano di recuperare la purezza della razza, abbastanza diffusa negli USA, poco in Europa.
MORFOLOGIA: europeo, mediolineo.
TAGLIA/PESO: taglia media, peso tra 3 e 5,5 kg.
STANDARD: testa ampia, cranio e fronte piatti, senza stop; mento e zigomi forti; grandi orecchie appuntite e sottili, larghe alla base. Gli occhi sono grandi, a mandorla. La corporatura è esile e aggraziata, con ossatura leggera e buona muscolatura; zampe posteriori lunghe e sottili, piedi piccoli e ovali; coda lunga e affusolata. Il pelo è corto, fine e setoso, leggermente sollevato, con denso sottopelo. Il mantello è di colore uniforme blu con riflessi argentati, senza tigrature né macchie; esistono anche la varietà bianca uniforme, con occhi blu o impari, e nera (Nero di Russia).
TEMPERAMENTO: dolce e affettuoso con tutta la famiglia; ama le comodità e vive in simbiosi con il padrone.



Australian Sheperd

ORIGINI: è una razza molto diffusa che vanta tra i suoi antenati il Kelpie e il Bovaro australiano. La selezione è avvenuta il California nel XX secolo; ottimo cane da compagnia in America.
MORFOLOGIA: lupiode, intermedio tra il pastore continentale e quello britannico.
TAGLIA/PESO: altezza al garrese da 51 a 58 cm per i maschi e da 46 a 53 cm per le femmine; peso tra 20 e 25 kg.
STANDARD: la testa è forte e asciutta; le orecchie sono triangolari, di medie dimensioni e semicadenti; il corpo è ben bilanciato e resistente. La coda è tronca a ronchetto o integra. Il pelo è medio lungo, dritto o leggermente ondulato. Il mantello è blu merlo, rosso-merlo o rosso, con o senza macchie bianche o focate.
TEMPERAMENTO: socievole, docile e molto attaccato alla famiglia; attivo e prezioso cane da lavoro.
UTILIZZO: cane da pastore, da compagnia o da agility.



lunedì 14 settembre 2015

Fabbisogno energetico (e idrico)

Ok.. su questo argomento ci sarebbe da scrivere un intero libro e sono pienamente consapevole del fatto che, in realtà, è un argomento fine a se stesso, se non quasi inutile per la maggior parte delle persone, poiché è e deve essere il veterinario, o un addestratore specializzato, a consigliare diete particolari in caso di bisogno; ma questo assolutamente non ci vieta di conoscere i principi basilari del calcolo del fabbisogno energetico giornaliero del nostro amico peloso, che sia esso gatto o cane.
Vi sono però, ovviamente, differenze tra le due razze: la prima è molto semplice, mentre la seconda ha bisogno di svariati accorgimenti e correzioni. 
Nel caso del gatto, quindi, il fabbisogno (o energia metabolizzabile, se proprio vogliamo usare paroloni) si calcola con una semplicissima formulina 
peso corporeo in kg x 70 kcal
per esempio: 2,5 x 70 =175 kcal al giorno
se il gatto è decisamente poco attivo il valore andrà ridotto a 60-50, per evitare l'obesità o il sovrappeso. E per rendervi la vita più facile vi metto questa bella tabella: 

Peso corporeo
Mantenimento
3 kg
210 kcal al giorno
3,5 kg
245 kcal al giorno
4 kg
280 kcal al giorno
4,5 kg
315 kcal al giorno
5 kg
350 kcal al giorno
6 kg
420 kcal al giorno


Ora viene la parte complicata: il fabbisogno giornaliero del cane. E da qui si intuisce anche perché ho scritto che per la maggior parte delle persone sarà inutile saperlo, ma vediamo: dato che tra le diverse razze c'è una differenza di peso e taglia abissale, si prende in considerazione il peso corporeo, detto "peso vivo" (PV) e lo si eleva alla 0,75... fatto questo si moltiplica il risultato secondo alcuni coefficienti, che variano a seconda di quanto è attivo il vostro cane: 132 se è poco attivo, 145 se è attivo, 200 se è molto attivo, 300 se è un cane da lavoro che fa sforzi prolungati. Riassumendo il calcolo è: 
PV⁰′⁷⁵ x 132 kcal (o altri coefficienti)
per esempio, per un Alano poco attivo sarà: 70⁰′⁷⁵ x 132= 24,2 x 132= 3195 kcal al giorno

Come se non bastasse, oltre a questi ci sono altri coefficienti di correzione da applicare in caso di razze particolari, in caso di stati fisiologici alterati o semplicemente in alcuni periodi di vita... ma ve ne parlerò più avanti! 


Vorrei aggiungere a questo una piccola parentesi sull'acqua: come tutti sappiamo è un elemento indispensabile alla vita, per svariate ragioni; di norma il fabbisogno idrico varia a seconda di fattori ambientali o individuali (età, salute ecc), ma anche a seconda del tipo di cibo ingerito, per esempio un gatto che consuma solo cibo secco (che contiene meno del 10% di acqua) berrà molto di più di un gatto che consuma alimenti freschi o confezionati (più del 70%). Anche qui esiste una piccola formula per sapere se il nostro cane (il gatto beve quantità più modeste) ha a disposizione la giusta quantità d'acqua: dovremo solo moltiplicare il peso corporeo del cane per 50 ml
per esempio 5 kg x 50ml = 0,25 l al giorno (250 ml)
Naturalmente mi sembra superfluo dire che è opportuno mettere a disposizione dell'animale acqua fresca e pulita, sostituendola tutti i giorni. Un consiglio è anche quello di tenere sotto controllo le quantità d'acqua consumate: un notevole aumento della sete potrebbe essere sintomi di una malattina o l'effetto collaterale di alcuni farmaci!

Immagini prese da internet