venerdì 23 ottobre 2015

Alimenti NO per il cane


  1. Cioccolato (Il cioccolato fondente è il più rischioso, poiché presenta una percentuale elevata di teobromina. Questa sostanza, nei cani, può provocare sete eccessiva, battito cardiaco irregolare, tremori e addirittura la morte nei casi più gravi.)
  2. Gelato (Il gelato però è troppo ricco di zuccheri e può contribuire al sovrappeso del vostro amico a quattro zampe.)
  3. Aglio e cipolla (L'aglio e le cipolle, infatti, sarebbero in grado di danneggiare i globuli rossi dei cani. Il consumo regolare di aglio e cipolle, infatti, potrebbe essere la causa di una anemia emolitica.)
  4. Zucchero, dolciumi o Xilitolo ( I possibili rischi riguardano la comparsa di problemi a livello dei denti, il sopraggiungere del diabete e un eccessivo aumento di peso. I dolci venduti come senza zucchero, che contengono però xilitolo, potrebbero causare danni al fegato con conseguenze anche gravi.)
  5. Noci (Le noci macadamia contengono una tossina che può provocare dei sintomi come tremori, debolezza, innalzamento della temperatura corporea e conseguenze pesanti, come la paralisi. Le comuni noci possono contenere un fungo velenoso per i cani, che può condurre alla morte nei casi più gravi.)
  6. Sale e snack salati (Secondo lo Studio Santoro, un quantitativo eccessivo di sale può scatenare attacchi epilettici in grado di causare il coma e la morte. Ancora di più se è presente una malattia cardiocircolatoria)
  7. Uva e uvetta (Nei cani uva e uvetta causerebbero infatti letargia, depressione, problemi renali, vomito e iperattività.)
  8. Avocado (L'avocado contiene infatti una tossina fungicida, conosciuta come persin, in grado di causare problemi digestivi negli animali domestici.)
  9. Uova (La questione sembra controversa. Le uova infatti contengono biotina, una vitamina del gruppo B responsabile della crescita del pelo. Le uova crude però, con particolare riferimento all'albume, conterrebbero una proteina in grado di compromettere gli effetti della biotina. Inoltre, anche per i cani, alle uova è associato il rischio di salmonella.)
  10. Ossicini ( Le ossa più piccole, infatti, potrebbero causare problemi digestivi e respiratori. I cani rischiano di strozzarsi oppure di subire lesioni all'apparato digerente.)
  11. Funghi selvatici (Possono contenere tossine che provocano shock anafilattici.)
  12. Luppolo (può causare carenze respiratorie, tachicardia, febbre e convulsioni fino alla morte.)

venerdì 9 ottobre 2015

Bobtail Giapponese

ORIGINI: Di remote origini; importata nell'XI secolo in Giappone, ma sconosciuta nel resto del mondo, deve la sua diffusione ad alcuni appassionati che daò 1968 hanno cominciato ad allevarla negli USA, dov'è diffusa (poco in Europa).
MORFOLOGIA: europeo, mediolineo con tendenza longilinea.
TAGLIA/PESO: taglia media; peso tra 2,5 e 4 kg
STANDARD: la testa è a forma di triangolo equilatero; naso lungo con stop appena accennato; grandi orecchie, dritte e ben distanti, rivolte in avanti. Gli occhi sono grandi e ovali. La corporatura è piuttosto allungata e agile, con muscolatura sviluppata; zampe lunghe e sottili, piedi ovali; la coda è corta è corta dalla nascita (8-10 cm), dritta, curva o annodata e ricoperta di pelo; pelo corto; sono ammesse tutte le tonalità di mantello tranne chocolate, lilac e colourpoint.
TEMPERAMENTO: particolarmente vivace, intelligente e socievole.

Bearded Collie

ORIGINI: razza antica, oggi molto diffusa, pare discendere da cani di origine europea centro-orientale, somigliando ai Puli, al Komondor e al Cane da Pastore Polacco di pianura. Sbarca in Scozia nel XVI secolo e viene incrociato con il Cane da Pastore scozzese fino alla selezione definitiva del XX secolo.
MORFOLOGIA: lupiode, pastore britannico.
TAGLIA/PESO: altezza al garrese da 53 a 56 cm per i maschi e da 51 a 53 cm per le femmine; peso tra 20 e 30 kg.
STANDARD: la testa è lunga e le orecchie sono cadenti. Il corpo è molto più lungo che alto. Il pelo è lungo, morbido e fitto; piatto e ispido o lievemente ondulato. Il mantello è grigio ardesia, fulvo-rosso e marrone-sabbia di ogni tonalità, con o senza macchie bianche.
TEMPERAMENTO: allegro, giocherellone, molto curioso e affezionato alla famiglia.
UTILIZZO: cane da gregge o da compagnia.




sabato 3 ottobre 2015

La cura delle zampe in inverno (articolo Maxi Zoo Magazine)

Oggi vorrei parlarvi di un argomento importante che riguarda la salute delle zampe nella stagione invernale: ho preso spunto da un articolo letto su Maxi Zoo magazine, la rivista della catena di negozi per animali Maxi Zoo, molto ben fatta tra l'altro e ho quindi deciso di parlarvene e spiegarvi un po' più approfonditamente.

Come dice l'articolo, è bene sapere che le zampe dei cani sono già naturalmente predisposte a sopportare climi insidiosi, che siano caldi o freddi (anche se è comunque pericoloso l'asfalto bollente quando le temperature estive si alzano a dismisura), pertanto se affondano le zampe nella neve, queste non si congelano; tuttavia i cuscinetti plantari sono molto sensibili e sentono ogni diversità nel terreno grazie alla presenza di moltissimi ricettori nervosi. Per questo il più grande fattore di disturbo per loro è presentato da cristalli di ghiaccio, sale antighiaccio o altri elementi che possono impigliarsi nel pelo e a lungo andare, oltre all'estremo fastidio, causare lacerazioni, abrasioni o piccole ferite nella pelle, che possono poi infettarsi e diventare davvero pericolose.

Quindi per scongiurare questo pericolo è necessario prendere precauzioni già prima della passeggiata: una cosa utile è tagliare i peli tra le dita (almeno nelle razze a pelo lungo) lasciandolo molto corto per evitare che vi si incastrino pezzi di ghiaccio o sale, mentre va lasciato lungo sotto alla zampa per mantenere l'affetto di termoregolazione; naturalmente se il cane fa storie ci si può rivolgere ad un toelettatore. Prima di uscire si può applicare sulle zampe uno spray (io personalmente consiglio questo) che le protegga e che impedisca il formarsi o il peggiorare delle lacerazioni (questo si può fare benissimo anche in estate o quando si devono affrontare strade particolari). Dopo la passeggiata può aiutare un bagnetto tiepido alle zampe, non troppo caldo per evitare geloni o eccessivi sbalzi, e se il cane non gradisce si può usare un trucchetto: piazzate una bacinella davanti alla porta, in modo che debba per forza passarci dentro per entrare; è importante anche perché i cani hanno l'abitudine di leccarsi le zampe, soprattutto se sentono fastidio, quindi se ingeriscono sostanze come il sale antigelo possono avere ingestioni o addirittura si possono danneggiare gli organi. Ovviamente, non serve neanche dirlo, se il cane persiste a leccarsi o se zoppica forse vi sono già delle lacerazioni o infiammazioni ed è quindi opportuno portarlo dal veterinario. A scopo preventivo si possono usare le cosiddette "scarpe per cani": originariamente inventate per aiutare i cani da slitta durante le lunghe traversate dell'Artico, ormai sono diffuse anche con climi più leggeri come il nostro.
In realtà io consiglio sì e no queste scarpe: prima di tutto le consiglio solo ed esclusivamente per protezione e non di certo per estetica, visto che ormai esistono anche modelli "d'alta moda", perché il cane ha bisogno di sentire il terreno e come abbiamo visto ha una resistenza molto maggiore della nostra a livello di sopportazione delle temperature; solo se sappiamo che dovrà stare molto tempo all'aperto nella neve, sull'asfalto bollente o in strade in cui può esserci molto sale antighiaccio allora possono essere una valida opzione. Anche perché bastano pochi minuti di cura ogni tanto per garantirgli protezione per tutto l'anno!
Immagini prese da internet